di Marco Giorcelli e Aldo Ottobrino
con Marta Bettuolo, Iris Fusetti, Edoardo La Scala, Davide Lora, Stefano Eros Macchi, Roberta Pazi
regia Giulio Costa
produzione Quinlan/Arkadis
Viola e Corolla sono due attrici, giovani attrici, tanti sogni e tante domande. Gambo è un padre di famiglia, invalido sul lavoro, a cui resta poco da vivere. Ha una moglie, Polli, e due figli, oramai grandi, Petalo e Cris. Cris, il figlio minore, è molto introverso, apatico, chiuso, infelice. Gambo scrittura Viola per uno strano lavoro: trasferirsi in casa sua e recitare la parte di una studentessa in Medicina. Questo è quello che deve credere la famiglia di Gambo, ma il vero lavoro di Viola, quello per cui ha vinto il provino, è cercare di scuotere Cris e fargli capire che la vita vale la pena di essere vissuta. Ma la vita è imprevedibile e niente andrà come doveva andare.
Questo è l’incipit grottesco di REDUCI. Una commedia agrodolce, dove personaggi, reduci da una guerra, combattuta o non combattuta, ma comunque persa, buttano giù porte oramai marce. E non serve più fare dei tentativi comici o drammatici, la vita ha già inserito il pilota automatico. Ma è vita? È vita vera?
Forse solo nel momento in cui la si rappresenta.
Scritto nel 2001 e presentato sotto forma di lettura scenica al Festival Andersen 2002 di Sestri Levante, REDUCI ha vinto il UAI Festival 2004 di Reggio Emilia ed è stato selezionato per partecipare al BOA Festival 2005 di San Francisco, tradotto in lingua inglese.
Sono reduci da una guerra quotidiana tra le mura domestiche i personaggi di una nuovissima pièce.
(Il Secolo XIX)
[…] La pièce ha il merito di trasferire sulla scena modalità narrative innovative, già sperimentate ad esempio nel cosiddetto nouveau romance e mutuate in particolare delle tecniche cinematografiche, caratterizzate cioè dalla contemporaneità dei piani narrativi, attraverso la quale situazioni spazialmente e temporalmente distanti e asimmetriche vengono poste contestualmente e fatte convivere, mescolate con rapidi salti logici […] (Maria Dolores Pesce dramma.it 17 gennaio 2005)
[…] lo stile direttivo, caratterizzato da un’alternanza di tempi cinematografici e teatrali, rendono il tutto estrememente fluido e accattivante, per cinquanta minuti intensi dall’inizio alla fine […] (Michele Govoni La Nuova Ferrara 7 febbraio 2005)
[…] spaccati di vita di oggi, nella sua realtà, nella sua crudezza. Una famiglia sull’orlo del tracollo, una giovane attrice alla prima esperienza, un provino singolare, questi sono gli ingredienti della grottesca vicenda. Tutto questo ripropone la tematica del reality, dove spesso la finzione prende il sopravvento sulla realtà, arrivando a tragici epiloghi. (da Il Corriere della Sera 5 giugno 2005)
[…] Una commedia tutta interna alla famiglia dove i contrasti domestici diventano sempre più irrisolvibili fino al tragico finale. La messa in scena di Giulio Costa è essenziale, gli attori sono sempre in scena […] un allestimento che mette in primo piano i rapporti fra i personaggi […] (Marina Saraceno agenziacomunica.it 13 giugno 2005)
REDUCI nasce dal pensiero che si possa rappresentare la vita e allo stesso tempo dimostrare che la vita è teatro. (mentelocale.com)