Correva l’anno 1000 e sugli Appennini i castagneti erano il paesaggio dominante. Poi alterne vicende nei secoli, infine la riscoperta e la valorizzazione di un frutto che già deliziava le tavole aristocratiche medievali. L’albero del pane, che ha sfamato popolazioni intere, ha ripreso vigore, e nella media Valle del Santerno sono tornate a vivere antiche selve di grandi castagni. Frutti cosi’ prelibati che il marrone di Castel del Rio è divenuto IGP. Una coltivazione non semplice, funestata negli ultimi anni dall’arrivo della vespa cinese che ne ha più’ che dimezzato al produzione. Oggi si è riusciti ad arginarla, ma poi è arrivata la siccità. Ma la passione dei castanicoltori ancora una volta vince: come dimostra la storia che abbiamo raccolto sulle colline di Campiuno, all’azienda agricola Monticello a Borgo Tossignano (BO).