VICINI
regia: FEDERICA BIONDI
prodotto da: VITTORIA PESANTE e FEDERICA BIONDI
in collaborazione con: 99 MILLION COLORS
sceneggiatura: FRANCESCA TILIO e FEDERICA BIONDI
produttore esecutivo e organizzatore generale: DANIELE GALVANI
direttore della fotografia: GIACOMO FRITTELLI
montaggio: LUCA PACCUSSE
musiche originali: INTERIORS (Valerio Corzani e Erica Scherl)
scenografia: JONATHAN SOVERCHIA
costumi: MASSIMILIANO GIANGROSSI e GIOVANNA FERRARA
suono: IVAN TONUCCI
aiuto regia: MICHELE COPPARI e ANGELITA FIORE
segretaria di edizione: SILVIA SCARPELLO
location manager: ALESSANDRO TESEI
fotografe di scena: FRANCESCA TILIO e PAOLA BLONDI
hairstyle: SARA CITTADINI (Elvio & Sara)
make-up: ARIANNA SEMPLICI e CLAUDIA CALIMICI
digital colorist: LORENZO AMERI
montaggio presa diretta e mix: GIANLUCA GASPARRINI
con il sostegno di: CLABO Spa
con il contributo di: CENTRO STUDI PIERO CALAMANDREI, COMUNE DI JESI E JESI CULTURA, MASSIMILIANO GIANGROSSI, FATTORIA SAN ROCCO, VISCIOLA SELVATICA
vicini-ilfilm.it
Quattro persone, due coppie. Quattro corpi che si incontrano in una casa per condividere spazi, spese e altri eccessi, alcuni molto intimi, timidi, vergognosi eppure traboccanti, incapaci di trattenersi nei confini del pudore. Quattro corpi in balìa dei pieni e dei vuoti della loro mente, dove il dialogo non è trasferimento ma suono sformato e deformante. Quattro personaggi in fuga dalla vita e da ciò che di essa non si è capaci di accettare.
La storia nasce in forma di racconto, pubblicato nel libro “Le femmine sono numeri dispari” di Francesca Tilio.
Claudia vive con il suo fidanzato all’interno di una villa decadente. Il Signor... e la Signora... sono una misteriosa coppia di cinquantenni che ha subaffittato ai ragazzi una stanza all’interno della loro casa, dove bagno e cucina sono in condivisione. L’uomo e la ragazza si ritrovano spesso soli in casa e, giorno dopo giorno, evolvono strane dinamiche di convivenza. La sensazione di Claudia di essere sorvegliata emerge da un imbarazzo palpabile che diventa tormento e resta intrappolato in un silenzio imprudente. Lasciata sola ad affrontare i suoi fantasmi, Claudia inizia a sentirsi preda di un’indefinita follia.
Disamore, incomprensione, incapacità di dialogo e assenza di tenerezza sono le quattro mura dentro cui questa storia accade.