“Il mio grande padre Vito, usava chiamarmi in modi diversi. Diego era la normalità, Dieguzzo era per i momenti di grande confidenza, Didacus era per i momenti delle mie non rare intemperanze”, ci ha sempre raccontato Diego. Ecco perché abbiamo dato questo nome al vino che segna il passaggio tra le generazioni e porta nel futuro l’eredità della nostra tradizione agricola, con un approccio che resta guidato dalla creatività e dal coraggio, dalla spinta all’innovazione e alla contaminazione.