Ci vuole un alto livello di prodezza e virtuosismo tecnico per simulare la realtà.
Ecco l'idea: riprendere con la videocamera persone anonime in situazioni pubbliche e riprodurre i loro movimenti in altri luoghi e in teatro.
Chissà se ora ci sono due persone che stanno compiendo esattamente lo stesso gesto nello stesso momento? Magari uno dei due sta aspettando l'autobus sotto la neve e l'altro sta parlando al telefono nel suo salotto, il loro gesto è identico ma il significato è diverso.
Ecco il risultato: la danza.
Attraverso l'esaltazione dei dettagli il soggetto viene messo a fuoco e lui/lei non è mai stato/a così vivo/a, così umano/a come lo è ora nei nostri corpi su questo palco.
realizzato con il sostegno di
Amat, Inteatro, Kilowatt Festival
idea e regia Helen Cerina
performance Francesca Gironi, Orlando Izzo, Elisa Mucchi, Annalì Rainoldi
costumi Valentina Ragni e Helen Cerina
suoni Aliendee
luci Chiara Zecchi and Helen Cerina
musica P. Tchaikovsky, Joan As Police Woman
grazie a Claudia Giordano and Alessandro Sciarroni