Nero. Una voce si racconta.
È Valentina che da piccola non voleva mai mettersi la gonna e pregava Gesù di farla diventare un ragazzino.
E poi c'è Barbara, che non l'ha mai detto a sua madre perché "tanto si vedeva" e Brunella che la parola lesbica l'ha trovata su un libro femminista che sua madre teneva nello scaffale di casa.
Elisa parla di un principe azzurro che le avevano promesso, ma che è risultato essere una vera delusione e Brune invece ride, racconta di quanto sia stato bello fare l'amore con una donna e di come le identità non possano mai essere esaustive di quello che siamo, ma che a volte sono molto utili.
Cinque donne lesbiche, nate tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, cresciute tra il sud dell'Italia e Roma, si raccontano, parlano di infanzia, di sessualità e d'identità.
Le loro voci, flusso irregolare di pensieri e di parole che vengono cercate e scelte per raccontarsi, ci accompagnano nell'istantanea delle loro vite segnate da esperienze comuni e diverse.